La tecnologia cambia, non ci sostituisce ma ci potenzia. Forte è il messaggio che l’AI Week 2025 di Milano ci ha lasciato. Non stiamo andando verso un futuro in cui l’automazione sostituirà l’uomo; piuttosto, stiamo andando verso una nuova fase in cui le persone e l’intelligenza artificiale collaboreranno per affrontare problemi climatici, energetici, demografici ed organizzativi. Questa è un dovere evolutivo per coloro che lavorano nel retail, nella costruzione e nella gestione di progetti complessi, come noi.
Informazioni sull’intelligenza artificiale: meno timore, maggiore formazione
Non c’è paura, c’è più preparazione: “Entro il 2030, 1 miliardo di posti di lavoro cambieranno”. La questione centrale non è più la perdita di lavoro, ma come affrontare con lucidità le sfide ambientali, energetiche e demografiche. Maximo Ibarra, professore LUISS, enumera le vere sfide del futuro: il 40% delle perdite idriche globali è dovuto a infrastrutture obsolete, l’80% delle emissioni globali proviene da industrie, energia e agricoltura, il 70% delle acque dolci è utilizzato in agricoltura, il 54% del consumo energetico globale è industriale. A questo si aggiunge un’emergenza sanitaria: entro il 2030 mancherà il 40% dei professionisti del settore.
Mentre lo scenario cambia, il mercato del lavoro evolve. Entro il 2030, la tecnologia trasformerà 1 miliardo di posti di lavoro. Nello stesso periodo nasceranno 170 milioni di nuove occupazioni. Il 39% delle competenze richieste sarà diverso rispetto ad oggi. Solo in Italia, nel 2023 si sono laureate 386.000 persone ed i ruoli legati all’intelligenza artificiale e al machine learning crescono e cresceranno al ritmo del 27% annuo tra il 2024 e il 2028.
Quali sono le competenze più richieste? Ve le abbiamo elencate qui sotto.
- Competenze orizzontali: pensiero critico, collaborazione, problem-solving
- Competenze ibride: analisi dei dati, etica, tecnologia, comunicazione
- Apprendimento continuo e modulare: corsi brevi, aggiornamenti costanti
- Supervisione dei sistemi AI e progettazione di prompt efficienti
Il mercato dell’intelligenza artificiale in Italia, nel 2024, ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, con un +58% rispetto al 2023. Il 43% degli investimenti riguarda soluzioni generative o ibride. I progetti in ambito, quali Text Analysis, Classification e Conversational Systems sono cresciuti dell’86%. I progetti con AI Agent e RAG (Retrieval-Augmented Generation) rappresentano il 17%.
Ma cosa sono questi AI Agent di cui si sente parlare tanto? Gli AI Agent sono assistenti intelligenti capaci non solo di rispondere a domande, ma di portare a termine task precisi. Possono scrivere testi, analizzare documenti, generare proposte, creare contenuti o dialogare con altri sistemi aziendali (come CRM o database). Hanno memoria e interagiscono con sistemi interni ed esterni, combinando più modelli per completare task complessi. Sono già oggi utilizzati in aziende strutturate e agili.

L’intelligenza artificiale nel fast fashion: ottimizzazione e personalizzazione
L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando le operazioni nel settore del fast fashion, dalla gestione dell’inventario alla personalizzazione dell’esperienza del cliente. Aziende leader nel fast fashion stanno utilizzando soluzioni AI per aumentare l’efficienza e la soddisfazione dei clienti. Le tecnologie e applicazioni più usate sono:
- Analisi predittiva della domanda: utilizzando algoritmi di machine learning, i retailer possono prevedere le tendenze di acquisto, ottimizzando la produzione e riducendo gli sprechi.
- Personalizzazione dell’esperienza cliente: attraverso l’analisi dei dati di navigazione e acquisto, l’intelligenza artificiale consente di offrire raccomandazioni personalizzate, aumentando la probabilità di conversione dei lead in clienti.
- Ottimizzazione della supply chain: l’intelligenza artificiale aiuta a gestire l’inventario in tempo reale, migliorando la disponibilità dei prodotti e riducendo i costi di stoccaggio.
- Interazione in-store avanzata: l’implementazione di specchi intelligenti e tecnologie di realtà aumentata permette ai clienti di visualizzare virtualmente i capi, migliorando l’esperienza d’acquisto.
Queste tecnologie non solo migliorano l’efficienza operativa, ma contribuiscono anche ad una maggiore sostenibilità, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse.
Document Intelligenze nel Retail: usare l’intelligenza artificiale per gestire file aziendali
L’intelligenza artificiale applicata alla gestione documentale rappresenta una svolta per le aziende che desiderano aumentare l’efficienza nell’accesso e nell’uso delle proprie informazioni. Durante l’AI Week è stata presentata una piattaforma che applica logiche di document intelligence per rendere interrogabili e accessibili contenuti anche complessi, come PDF, immagini scannerizzate, schede tecniche o contratti.
Grazie all’analisi semantica e al linguaggio naturale, gli utenti possono porre domande come: “Dove si trova la clausola sulla sicurezza?” o “Quali documenti contengono informazioni sul cantiere X?” ottenendo risposte accurate, contestualizzate e, se necessario, anche visive. La piattaforma si integra ai repository già esistenti, non duplica i file, ma li indicizza in modo intelligente, assegnando anche permessi di accesso in base ai ruoli aziendali.
Le funzioni principali emerse da questo case study includono:
- ricerca semantica: analisi del contenuto testuale, visivo e numerico dei file;
- linguaggio naturale: dialogo conversazionale per trovare esattamente ciò che serve;
- risposte multimodali: mix di testo, link, immagini e riferimenti precisi;
- sicurezza e riservatezza: accesso filtrato per ruolo o funzione aziendale;
- integrazione nativa: si connette ai sistemi aziendali esistenti senza creare duplicati.

L’intelligenza artificiale nel marketing retail: dall’idea al risultato
L’errore più comune è usare l’intelligenza artificiale come una scorciatoia piuttosto che come un aiuto. Ciò porta a conseguenza quali: contenuti generici, immagini confuse, brand identity incoerente, campagne “piatte” che non convertono, creazione di contenuti con l’intelligenza artificiale e generazione di testi: Utilizzando strumenti come ChatGPT e Claude, è possibile adattare gli articoli, le descrizioni dei prodotti e le campagne pubblicitarie al tono e allo stile del brand.
Come si possono creare contenuti efficaci collaborando con l’AI? L’approccio ideale è dividere il processo creativo in fasi e usare strumenti diversi per ognuna:
- scrittura testi: ChatGPT e Claude aiutano a costruire concept, articoli, testi pubblicitari e descrizioni prodotto coerenti con tono di voce e canale;
- visual e immagini: Midjourney consente di generare immagini coerenti con il branding attraverso prompt strutturati (soggetto, luce, composizione, contesto);
- video dinamici: Runway trasforma immagini statiche in animazioni con movimento camera e stile cinematografico;
- musica e audio: Suno AI genera colonne sonore coerenti e coinvolgenti a partire da prompt testuali, migliorando l’engagement del pubblico.
Dallo sketch al risultato: il flusso creativo nella creazione di una campagna
Per costruire una campagna con l’intelligenza artificiale servono metodo, attenzione e collaborazione tra strumenti. Ecco lo schema ideale.
- Brief iniziale → si parte con un prompt chiaro a ChatGPT o Claude per sviluppare la base concettuale.
- Adattamento tono e canale → si perfeziona lo stile in base a LinkedIn, blog, reel, ecc.
- Moodboard e visual → si generano immagini con Midjourney seguendo parametri precisi (soggetto, luce, composizione, stile).
- Video dinamico → con Runway si animano i contenuti e si aggiunge storytelling visivo.
- Audio coerente → con Suno AI si crea una traccia musicale personalizzata.
Come personalizzare l’esperienza del cliente
- Analisi dei dati comportamentali: l’intelligenza artificiale analizza le interazioni dei clienti con il brand, offrendo insights per personalizzare le offerte e migliorare la customer journey.
- Segmentazione del pubblico: Attraverso l’analisi dei dati, è possibile creare segmenti di pubblico più precisi, ottimizzando le campagne di marketing.
- Automazione del marketing: l’intelligenza artificiale consente di automatizzare l’invio di comunicazioni personalizzate, aumentando l’efficacia delle campagne e la soddisfazione del cliente.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel marketing retail non solo migliora l’efficienza operativa, ma consente anche di offrire esperienze più coinvolgenti e personalizzate ai clienti. L’intelligenza artificiale non scrive per te. Scrive con te. E il prompt è la tua regia. Ecco perché l’intelligenza artificiale deve essere inclusa nel team creativo: non come rimpiazzo, ma come risorsa moltiplicativa di idee, velocità ed efficacia.

Costruire con l’AI, non per l’AI. Il futuro del retail e della costruzione
L’AI Week 2025 ha mostrato come l’intelligenza artificiale non sia solo una tecnologia di moda, ma uno strumento pratico che sta rivoluzionando il modo in cui lavoriamo nel marketing, nella gestione di progetti e nella costruzione retail. Applicare soluzioni AI, come gli AI Agent ChatGPT, consente alle aziende di automatizzare processi, ridurre gli errori e migliorare la comunicazione. Il punto non è “se” usare l’intelligenza artificiale, ma come.
Per cominciare, prova qualcosa di piccolo: un prompt ben pensato, un contenuto creato con un assistente, un flusso documentale migliorato e chiedi sempre: “Come posso far sì che questa tecnologia lavori al mio fianco, non al posto mio?”