Retail 2025: cosa ci insegnano le insegne premiate nei settori beauty e food

In un mercato dove la customer experience è diventata un fattore critico di successo, osservare le insegne retail più premiate non è un esercizio teorico, ma un passaggio strategico per chi progetta e realizza spazi di vendita. L’indagine “Migliore Insegna 2025”, condotta da Largo Consumo in collaborazione con Ipsos, ci offre uno spunto per analizzare non solo chi sono i migliori, ma soprattutto perché lo sono.

Come Sferica, ci occupiamo di trasformare visioni in spazi. Questo significa progettare luoghi che non siano solo belli, ma funzionali, replicabili e coerenti con l’identità del brand. In questo articolo, commentiamo i risultati della ricerca concentrandoci sui due settori, il beauty e il food.

L’esperienza che conquista: cosa cercano i clienti oggi

L’indagine “Migliore Insegna 2025” ha coinvolto 7.500 consumatori, raccogliendo oltre 34.000 valutazioni su 120 insegne attive nel canale fisico e online. L’obiettivo era misurare la qualità dell’esperienza percepita attraverso variabili che includono l’offerta, il layout, l’assistenza, l’identità dell’insegna e il servizio post-vendita.

Questa analisi ha messo in evidenza i fattori che oggi rafforzano la relazione tra cliente e brand: il bisogno di sentirsi valorizzati, la semplicità nei processi, il senso di appartenenza e la capacità di creare legami emotivi attraverso ogni punto di contatto.

Trend trasversali nel retail design 2025

Il nuovo lusso? Benessere quotidiano e accessibilità

Nel settore beauty, il concetto di lusso non coincide più con l’esclusività, ma con l’accessibilità. I brand premiati hanno saputo creare spazi che rassicurano, che fanno sentire accolti, che trasformano la routine in ritualità.

Il punto vendita si fa democratico, senza perdere in estetica o coerenza. Layout fluidi, personale presente e consulenza discreta costruiscono un’esperienza che fa sentire il cliente al centro, sempre.

Food retail: efficienza che genera relazione

Nel mondo food, il tempo è una valuta. I concept vincenti sono quelli che riescono a sintetizzare velocità e identità.

Non si tratta solo di servire un pasto, ma di progettare ambienti che creino abitudini: formati replicabili, percorsi intuitivi, offerte chiare e spazi riconoscibili. L’esperienza deve essere immediata, ma mai impersonale.

Retail fluido: quando il digitale scompare nel design

La tecnologia è entrata nel negozio in punta di piedi. Oggi, i clienti non cercano solo strumenti digitali, ma esperienze ibride senza soluzione di continuità.

Casse self, app, QR code, scaffali intelligenti: tutto funziona davvero solo se il design lo rende naturale, integrato, quasi invisibile. È qui che lo spazio fisico fa la differenza.

Focus Beauty: progettare benessere, non solo vendere prodotti

Le insegne più premiate, come KIKO Milano, Sephora, Bottega Verde, GrandVision e Dr. Max, confermano che lo spazio beauty oggi è molto più di una vetrina di prodotti. È un ambiente esperienziale, dove il design si fa strategia.

I clienti cercano ambienti ben illuminati, con percorsi guidati e aree test che rendano intuitivo e gratificante l’acquisto. La presenza del personale è fondamentale: consulenti esperti, presenti ma mai invasivi, costruiscono fiducia e aumentano la fidelizzazione. Anche online, l’esperienza deve rispecchiare lo stesso livello di cura: app funzionali, check-out semplici e comunicazione coerente.

L’indagine ha messo in luce come i clienti percepiscano in modo diverso i punti di forza delle principali insegne. Bottega Verde si distingue per la consulenza personalizzata e la preparazione del personale in store; Dr. Max per le promozioni speciali e la semplicità nella navigazione del sito; GrandVision per la qualità dell’accompagnamento all’acquisto; KIKO e Sephora per la capacità di integrare qualità del prodotto, layout immersivi e continuità tra fisico e digitale.

“Per noi questo riconoscimento è un punto di partenza: continueremo a lavorare per mantenere alta la qualità dei nostri prodotti e dei nostri servizi, sempre al servizio della bellezza e dei nostri clienti.”
— Fabio Lo Frato, KIKO Milano

Caso studio: Nel 2024 Amazon ha inaugurato il suo primo punto vendita fisico in Italia dedicato alla cura della persona e alla bellezza, acquisendo una ex farmacia a Milano in piazzale Cadorna. Lo store propone marchi dermocosmetici come Eucerin, La Roche-Posay e Rilastil, integrando tecnologie come etichette elettroniche, display informativi e un sistema digitale per l’analisi della pelle. Un esempio significativo di come anche i grandi player digitali stiano investendo nel retail fisico per offrire un’esperienza ibrida, informata e personalizzata.

Focus Food: efficienza, modularità e ambienti ibridi

I risultati dell’indagine mostrano chiaramente quali aspetti dell’esperienza di acquisto vengono maggiormente apprezzati dai clienti nel mondo della ristorazione moderna. Le insegne più premiate — McDonald’s, Eni Cafè, Old Wild West, Poke House, Pokerie — si distinguono in base a percezioni specifiche: McDonald’s per l’efficienza delle casse e la tecnologia in-store, Eni Cafè e le Pokerie per la rapidità del servizio e la presenza del personale, Old Wild West per la combinazione di velocità e accoglienza, Poke House per la qualità dell’assistenza all’acquisto.

McDonald’s è premiata per l’integrazione tecnologica e la rapidità alle casse, Eni Cafè per la disponibilità del personale e la velocità del servizio, così come le Pokerie. Old Wild West emerge per la combinazione vincente tra tempi rapidi e presenza attenta del personale, mentre Poke House eccelle nell’assistenza all’acquisto, rendendo l’esperienza più fluida e coinvolgente.

In generale, la customer journey si costruisce su elementi concreti: ambienti intuitivi, tecnologia funzionale, attenzione al cliente. I formati di ristorazione vincente presentano spazi accessibili, coerenti con l’identità dell’insegna e pensati per un’interazione fluida tra cliente, prodotto e personale. Le soluzioni self-service, la chiarezza nei percorsi e la velocità di pagamento risultano determinanti.

Casi studio: Bar Atlantic (Esselunga)*, Fiorfiore Cafè (Nova Coop)*, Ricò (Unicoop)*, Spazio Sapore (Gruppo Arena)*. Questi format risto-café — sviluppati a partire dalla grande distribuzione — sono diventati punti di riferimento grazie alla loro versatilità: da spazi interni ai supermercati a veri e propri stand-alone urbani. Bar Atlantic valorizza l’integrazione tra food retail e convivialità, Fiorfiore Cafè punta su coerenza dell’offerta e ambientazione premium, Spazio Sapore amplia la metratura e la varietà della proposta, diventando un esempio di ristorazione trasversale pensata per tutte le fasce orarie. Sono soluzioni che raccontano una nuova idea di retail food: trasversale, flessibile, adatta a stili di vita sempre più ibridi.

Il punto di vista Sferica: progettare esperienze su misura

Per noi di Sferica, questi insight confermano ciò che affrontiamo ogni giorno nei progetti per i nostri clienti.

Nel beauty, lo spazio non è solo un contenitore, ma un amplificatore dell’identità del brand. Deve accogliere, emozionare, rispettare il tempo del cliente e i suoi rituali.

Nel food, invece, il layout deve rispondere a esigenze operative complesse senza perdere in chiarezza, identità e accoglienza.

Lavoriamo così: con trasparenza, metodo e attenzione ai dettagli. Ma soprattutto, con l’obiettivo di rendere ogni store un punto di riferimento, non solo un luogo di vendita.

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Ti aiutiamo a renderlo un punto di riferimento.

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